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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.



sabato 5 maggio 2012

Prove a Portocannone per l'ultima carrese dell'anno

Namurat e Argentino
Si è svolta questo pomeriggio la prima di tutta una serie di prove che vedono impegnati tutti i carri di Portocannone per la preparazione finale della loro carrese; mancano infatti poco più di venti giorni alla corsa che concluderà la stagione carristica 2012. Oggi sabato pomeriggio c'è stata la prova dei biancocelesti dei Giovani che con la coppia di buoi C.A.-Belen hanno effettuato un test lungo tutto il tragitto ufficiale con un tempo cronometrato abbastanza buono, ma molto lontano da quelli record stabiliti lo scorso anno, proprio da questo carro; sembra ci siano stati alcuni problemi nella cavalleria a supporto del carro e per questi motivi non si sono ottenuti risultati migliori. Domani sarà il turno dei giallorossi dei Giovanotti che con la coppia di buoi Argentino-Namurat, titolare nell'ultima leva dello scorso anno salita alla cronaca per lo spettacolare ribaltamento del carro, cercheranno di capire l'affidabilità sopratutto del primo bue, visto che Namurat non ha mai smesso di evidenziare la propria voglia di correre e la capacità di farlo con ottimi risultati. Martedì invece sarà il turno degli arancioni dei Xhuventjelvet che anche loro nel test copriranno l'intero percorso con due buoi della propria stalla; il grosso vantaggio che avrà questo carro il giorno dell'ultima leva sarà quello di poter contare sull'appoggio di due squadre vincenti quest'anno e cioè la Cittadella di Chieuti e i Giovanotti di San Martino, e quindi ipoteticamente di poter usufruire di animali che hanno concluso vittoriosamente le proprie carresi. Facendo un passo indietro e tornado a diquisire sulla carrese di Ururi, nostro malgrado, nonostante riteniamo che quest'anno, rispetto a quanto successo nella scorsa edizione, le cose si siano svolte in maniera molto più regolare, dobbiamo sottolineare anche noi, come stanno facendo altri organi di informazione che si sono verificate le solite scorrettezze che infangano tutto ciò di buono che invece nelle altre carresi sta accadendo negli ultimi anni; la cosa che più rattrista e che tali episodi sono riconducibili a personaggi molto noti nell'ambiente che inpunemente da più anni continuano a partecipare e fare cattiva pubblicità in primo luogo a loro stessi, in secondo alla carrese ed ai colori che indossano, e terzo alla comunità alla quale appartengono che proprio in queste occasioni è piena di visitatori che così avranno questi bellissimi ricordi da riportare a casa con loro. Le belle parole pronunciate dal primo cittadino di Ururi, prima della corsa, anche quest'anno non hanno trovato conferma nel comportamento dei contendenti, un motivo in più per il quale non riteniamo opportuno commentare ancora lasciando a voi ogni ulteriore giudizio.

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