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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.



sabato 26 marzo 2011

I buoi della carrese

I profani di questa tradizione, e qualche animalista poco preparato potrebbero pensare che i principali protagonisti della carrese, cioè buoi e cavalli, debbano subire chissa quali maltrattamenti per poter correre in questo modo. NIENTE DI PIU' SBAGLIATO.
Ogni bue della carrese ha il proprio preparatore atletico personale, come un qualsiasi sportivo , addetto ai massaggi ed al controllo della sua alimentazione. Il suo stato di salute viene controllato con cadenze temporali stabilite, con analisi del sangue, visite veterinarie accurate, flebo di ricostituenti e vitamine. Insomma tutto ciò che serve ad un atleta per esprimere al meglio le proprie qualità di corsa e resistenza aerobica. Il giorno della corsa o delle prove si presentano tosati, snelli, muscolosi e in piena forma per farsi ammirare dagli addetti ai lavori, i loro nomi, quasi sempre gli stessi, Cavaliere, Colonello, Diamante, Generoso, Capitano diverranno un ritornello che risuona nei crocchi di persone fino a quando non finiranno la loro carriera agonistica e diventeranno bistecche. Oggi sono quasi tutti di razza Podolica, presi in Calabria presso alcune fattorie, sempre le stesse, che ormai hanno capito il business e se li fanno pagare a peso d'oro (circa 5.000 euro l'uno), infatti a mio modo di vedere sarebbe un punto di forza per un'associazione trovare altri fornitori di buoi e comprarli a peso, come è giusto che sia.

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