Domenica ho assistito ad una prova del Carro dei Giovanotti di Portocannone, la mia associazione, con i buoi Grazioso e il piccolo Diamante, da poco arrivato in stalla, ma che piano piano sta perdendo i timori iniziali e incomincia a correre come si deve. Oggi scenderanno in campo i nostri omonimi di San Martino in Pensilis, e si preannuncia una prova decisiva per le loro speranze di rimonta, visto l'esito dell'ultima prova. Tutti riconoscono la forza dei Giovanotti di San Martino, e le qualità dei loro animali, ma il risultato di una corsa rimane sempre incerto, basta vedere quello che è successo lo scorso anno. Mi dicono che oggi ci hanno messo 5 e 15 dalle palmette un tempo eccezionale in previsione della corsa, ma superare due carri sarà un'impresa, anche se a mio modo di vedere se corrono come oggi tutto è possibile. Inoltre avere la possibilità di scegliere tra diversi animali tutti molto competitivi è un'arma in più che gli altri carri non hanno. Fino ad oggi i Giovani non hanno entusiasmato, sostenendo prove con tempi non eccezionali, ma dalla loro hanno il fatto di partire per primi, e un'altro carro che potrebbe fare da tappo alle loro spalle. IL 30 Aprile sarà emozionante questo è sicuro, visto le incertezze che ci sono tutto può succedere, sia lungo il percorso che al cambio. Aspettiamo frementi...
Notizie,documenti,informazioni sulle tradizionali corse con carri trainati da buoi tipicamente molisane
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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.
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