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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.



lunedì 27 febbraio 2012

I Giovassimi di San Martino preparano la loro carrese

Oltre alle prove dei Giovani di Portocannone, nello scorso weekend hanno testato i loro animali anche i Giovanissimi a San Martino, non ho avuto modo di assistere a nessuna delle prove, ma vorrei spendere due parole a favore dei gialloverdi che corrono in onore di San Leo. La loro associazione nasce da alcune fazioni di giovani e giovanotti, che circa 5 anni fa decisero di dare vita ad un nuovo carro, i cui colori furono il giallo e il verde. La base dirigenziale dell'associazione è composta da personaggi di spicco del mondo dei carri, che hanno avuto i loro importanti successi in passato, e che con l'avanzare dell'età ed i ricambi generazionali hanno deciso di continuare a voler essere protagonisti di questo ambiente a loro modo ed in completa autonomia. Rispetto alle altre due associazioni possono contare su uno scarsissimo appoggio da parte della popolazione, e il loro budget di sostentamento della stalla è lontanissimo dai livelli raggiunti dagli altri due carri; certo se corressero in un altro paese avrebbero un carro di tutto rispetto, ma a San Martino, per la lunghezza della corsa, il numero di persone coinvolte, il numero di animali necessari a prepararla, purtroppo per loro sono molto spesso in difficoltà e necessitano dell'appoggio di alleati e di tanta fortuna. Quest'anno conteranno sull'appoggio dei loro principali alleati , i Fedayn di Ururi, che tra l'altro usufruiscono della loro stalla e del loro carro; quest'ultima associazione, nata da una costola dei giovanotti del paese di origine albanese, ha portato oltre che risorse economiche, anche molto entusiasmo, in quanto vittoriosa nell'ultima carrese in onore del sacro legno della croce. Nel corso degli anni questo carro aveva stretto alleanze anche con i Collefinocchio di Chieuti ed i Giovanotti di Portoccanone, ma non ho notizie della riconferma di questi rapporti anche per quest'anno. Che dire di più, in stalla hanno un bue, detto amichevolmente Fusoni, che ha sempre dimostrato di essere un ottimo animale, sembra che nei loro nuovi acquisti ci sia un altro esemplare di grosse potenzialità, come ogni hanno cercheranno di lottare contro tutto e tutti, incluse scorrettezze impunite da parte degli avversari; su quest'ultimo argomento mi soffermo un attimo, in quanto quello che è successo in paese lo scorso anno ai loro danni, è vergognoso ed il fatto che non sia stato ritenuto atto da squalificare il carro oggettivamente coinvolto nel misfatto è ancora più indecente: lavarsene le mani va bene fino ad un certo punto. Concludo salutando in questo post uno dei loro principali sostenitori, nonchè socio, nonchè addetto al cambio buoi, nonchè personaggio notissimo in questo ambiente che è Silvio Lesti (Socio), gestore del ristorante "La Carrese", facendogli un grosso in bocca al lupo per le sorti della prossima carrese.

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