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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.



venerdì 12 aprile 2013

Sono Carresi o sono Competizioni Sportive?

Noi non siamo questo
Ieri nella sede dell'Associazione Carro dei Giovanotti di Portocannone abbiamo avuto modo di apprendere e dibatterre sulle normative che andranno rispettate per il corretto compimento delle Carresi di questo e degli anni che andranno a venire. Al di là della messa in sicurezza del percorso di gara e di tutte gli adeguamenti necessari affinchè lo stesso possa essere oggetto della corsa, per consentire lo svolgimento della stessa e la partecipazione di Cavalli e Buoi, quindi di addivenire a quanto previsto dalla nuova normativa che legifera su questi eventi, i comuni hanno dovuto barcamenarsi su tutta una serie di adeguamenti degli statuti che hanno trasformato gli stessi in regolamenti da Ippodromi. Si fa richiamo nelle delibere delle giunte comunali, a quello che è lo spirito Olimpico, ad adempimenti che Fantini e Carristi dovrebbero ipoteticamente osservare, neanche fossero Frakiè Dettorri, il più famoso driver di cavalli al mondo, con tanto di analisi di sangue ed urine che verranno poi esaminate da un fantomatico
Noi siamo questo
laboratorio analisi addirittura sito in Germania. Prima, durante e un'ora e mezza dopo  la corsa nessun partecipante alla competizione potrà bere un sorso di vino altrimenti risulterà positivo ad un eventuale controllo del tasso alcolemico che comporterebbe squalifica sua e di tutta l'associazione ed alle conseguenze civili e nel peggiore dei casi penali che la violazione comporta. Ora noi siamo stati i primi sostenitori del fatto che la tradizione dovesse andare avanti per non interrompere ciò che da sempre caratterizza le nostre comunità e le nostre identità, abbiamo sempre incoraggiato una messa in sicurezza di uomini e animali che vi partecipassero, ma trasformare una rievocazione storica, se pur modernizzata, una tradizione, una realtà locale, in qualcosa che deve rispettare i dettami di uno sport Olimpico ci sembra sinceramente un pochino esagerato. Sarebbe come paragonare una processione in una finale olimpica dei 100 metri, come trasformare la regata storica di Venezia nelle finali di Coppa America. Ora noi sappiamo che la maggior parte dei partecipanti alle nostre Carresi sono ragazzi del paese che per onorare la tradizione, la famiglia , il santo patrono si dedicano con passione a qualcosa che non è uno sport, ma è più paragonabile ad un rievocazione, ad una corsa coi sacchi , ad una corsa coi ciucci di certo non ad una finale olimpica, noi non vogliamo diventare professionisti, non vogliamo stabilire record del mondo, vogliamo CORRERE I CARRI  in onore dei nostri santi.Le nostre critiche finiscono qui, perchè siamo anche a conoscenza degli sforzi che le varie giunte hanno dovuto sostenere per consetire le manifestazioni in così poco tempo, ma ci auguriamo che quanto prima le carresi tornino ad essere tali ed identitarie e non gare da corsa da Ippodromo. Ormai mancano pochissimi giorni alla prima corsa di Chieuti in onore di San Giorgio Martire, vedremo come si svolgeranno le cose e speriamo che vinca il migliore, e che tutto si svolga come lo scorso anno , senza problemi o incidenti.W LE CARRESI (di una volta...)

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