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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.



lunedì 30 aprile 2012

Carrese al via con un velo di tristezza

A poche ore dal via della Carrese di San Martino in Pensilis, apprendiamo la notizia di un terribile incidente stradale che vede coinvolti ragazzi poco più che ventenni, di ritorno dalla serata di festa prevista ieri sera con gli spari pirotecnici organizzati dai singoli carri. Una ragazza di Campomarino di 21 anni sulla strada che va da San Martino a Portocannone alla guida delle propria autovettura perde la vita in questo incidente facendo calare un velo di tristezza su tutto l'evento; non si può morire in questo modo a ventanni.Lo stato d'animo di ognuno di noi che prenderà parte all'evento non è più lo stesso, immaginiamo che tutti cercheranno di onorare la corsa nel migliore dei modi e speriamo che i vincitori dedichino la vittoria al ricordo di questa ragazza, perchè fatti di questo tipo non si ripetano più. R.I.P.

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