Anche quest'anno a Portocannone le emozioni non sono mancate nella carrese, che come mi auguravo, nonostante le paure e gli improperi iniziali, per l'incidente occorso ai Giovanotti, si è svolta in maniera regolare, senza intemperanze, senza irregolarità, insomma è stato uno spettacolo degno della nostra tradizione e affascinante come al solito per il numeroso pubblico accorso in paese. La sfortuna da tre anni accompagna beffarda la mia associazione , I Giovanotti, protagonisti di un pauroso quanto casuale incidente subito dopo la partenza, che ha visto un cavallo fare da perno sulla ruota del carro causandone il ribaltamento, la rottura del timone e l'infortunio per tutti e tre i carristi, che sono finiti in ospedale con diverse contusioni e fratture che per fortuna troveranno soluzione dopo interventi di normale routine ortopedica, Germano,diverse costole e gomito rotto, Nicola rottura della spalla e Tommaso, trauma cranico, quanto prima torneranno a dirigere il carro (nuovo) della mia associazione che cercherà di rifarsi da cotanta sfortuna il prossimo anno.Un applauso di cuore lo faccio ai tifosi del carro dei Giovani che durante il loro rituale giro di festeggiamenti nel paese, in prossimità della nostra sede sociale, smettono di cantare e ci dedicano un lungo applauso che allevia leggermente il nostro rammarico per l'occasione di vittoria sfumata per pura sfortuna. La corsa è stata vibrante fino alla fine, e di questo va dato merito ai Xhuventjelvet, che fino all'ultimo hanno tentato di superare i biancocelesti, non riuscendoci per poco. In sostanza è stata un bella festa, con tantissimo pubblico, uno spot fantastico per la nostra tradizione che grazie alla diretta televisiva sta facendo passi da gigante verso una consacrazione extreregionale.
Notizie,documenti,informazioni sulle tradizionali corse con carri trainati da buoi tipicamente molisane
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La passione per questa tradizione tipicamente molisana, nasce principalmente da mio nonno, GUERINO MANES detto "Zi Guarin Ferch" stimato "cateniere" del Carro dei Giovanotti di Portocannone negli anni 1950-1960 , ma anche da mio zio GALASSO COSTANZO detto "Ceccio", genero di Guerino e "capo carrista" del Carro dei Giovani di Portocannone negli stessi anni, da COSTANTINO DEL PINTO, cugino acquisito e padrino di mia figlia, che ha corso negli anni 1970-1980 con il carro dei Giovani di San Martino in Pensiliis e con il carro dei Giovani di Portocannone, ed in ultimo da mio cugino GUERINO GALASSO, figlio di "Ceccio" e nipote di "Zi Guarin Ferch" che ha corso per diverso tempo come "toccatore" con il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 1980-1990. Nella foto si vede mio zio Costanzo in piena corsa sopra il carro dei Giovani di Portocannone negli anni 60-70, con tanto di sigaretta in bocca... Ogni anno dai primi di Febbraio fino alla metà di Agosto tante persone come me non fanno altro che pensare alle carresi, agli animali ed agli uomini protagonisti delle stesse, investendo passione , tempo e denaro per qualcosa che da molti viene visto come un semplice evento tradizionale, per noi invece è un vero e prorio modo d'essere, di vivere la vita a contatto con la natura, la religione, la comunità.
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