mercoledì 18 aprile 2012

La discesa con il carro verso la partenza

Anche ieri di persona abbiamo vissuto delle senzazioni che vorremmo descrivere, che sono uniche, e che si ripetono puntualmente ogni volta che si scende con il proprio carro, con indosso i propri colori verso il punto di  partenza. Facciamo riferimento per lo più a quello che succede nelle prove prima dell'ultima leva, perchè quello che ognuno sente il giorno della corsa è così personale che sarebbe un atto di  presunzione cercare di descriverlo.Tutto inizia in stalla con la preparazione di buoi e cavalli ed in particolare per i primi incomincia un cerimoniale di sguardi ed analisi da parte di chiunque sia presente in quel momento, per capire che tipo di prestazione e che tempi l'animale potra fornire; ogni singolo esemplare si presenta rasato, lavato e lucidato come una fuori serie, e particolare attenzione viene riservata agli zoccoli, sui quali viene applicato un unguento protettivo ed alla parte terminale delle gambe sulle quali vengono apposti dei nastri sempre con colori uguali a quelli sociali; sulla loro testa in mezzo alle corna l'addove agiranno le redini del carro sono già stati sistemati nastri protettivi colorati e santino del patrono e la vestizione termina con l'apposizione delle termocoperte sui dorsi dei buoi; ora gli animali sono pronti per essere trasferiti in paese presso la sede sociale ( u fuoss a San Martino) ed attendere l'arrivo di tutti i cavalli che aiuteranno il carro nella corsa; una volta completata la squadra si è pronti per la discesa verso il punto di partenza, si inizia con l'aggiogamento dei buoi al carro ci si incammina al passo percorrendo in circa mezz'ora , quaranta minuti , ciò che si farà a ritroso in 5 minuti .Ed è da qui che inizia tutta quella serie di senzazioni che rende unica ogni singola corsa, e che il giorno fatidico dell'ultima leva si trasforma in adrenalina pura, ansia, eccitazione insomma in un mix di sentimenti unici ed irripetibili. Scendendo ci si rende conto che ogni singolo tratto di strada è noto, ed stato luogo di qualche episodio indelebile, in quello stesso tratto dieci anni prima il giorno della corsa si era verificato qualcosa che oggi ritorna in mente. L'odore dell'erba dei campi, della terra bagnata, il rumore degli zoccoli dei cavalli, ricordano una marcia militare di chi sta andando a portare onore e gloria ai propri colori ed ai propri sostenitori; gli sguardi di amici e avversari si incrociano nei diversi settori del percorso, ma adesso non c'è tempo per soffermarsi in chiacchierate, bisogna prepararsi ognuno a dare il proprio contributo al successo della corsa (prova).Così al passo si giunge al momento più emozionante quello della partenza ci si ferma intorno al carro ognuno nella propria posizione.Tutti i presenti , e ribadisco tutti , anche chi ha esperienza di anni e anni di carresi, incomincia a sentire la tensione che sale, non si può sbagliare, l'adrenalina incomincia a circolare è un momento di quasi assoluto silenzio quello che precede il fatidico girate. Via si gira, le urla dei presenti sono pronte ad accompagnare lo slancio degli animali in fase di partenza, per fortuna anche questa volta nessuno si è fatto male, si sale in qualche macchina e si cerca di vedere quella piccola polverosa parte di corsa che è concessa al personale di servizio al carro, pronti a tornare in stalla a svestire e risistemare gli animali.Si intuisce chiaramente che chiunque ama la nostra trradizione non vede l'ora di ripercorrere quanto più possibile lo stesso percorso migliaia e migliaia di volte, ripetendo ciò che più ama emozionandosi a contatto con la natura e la tradizione.

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