giovedì 7 aprile 2011

Troppi cavalli

Quando da bambino assistevo alle carresi a Portocannone i ruoli in ogni carro erano ben definiti: 4 buoi, tre uomini sul carro, quattro cavalieri affianco ai buoi , un cateniere e tre cavalli a spingere il carro. Questo modo di correre oltre ad avere nella partenza il suo momento più emozionante spesso lasciava spazio a sorpassi anche sulla stessa carreggiata, poichè la velocità del carro era effettivamente in mano solo e solamente ai buoi. Certo anche oggi se un bue non ha voglia di correre, o non corre e basta,  c'è l'opportunita di passare, ma bisogna farsi largo non più tra 8 cavalli, ma tra 11 o se si è a San Martino in paese tra 25, se tutti riescono a stare a seguito del carro. Vista così è un bel controsenso, infatti oggi si corre ovunque con due buoi e molti più cavalli di quando si correva a quattro; inoltre molti cavalieri spesso e volentieri anzichè pensare al loro compito di sostegno al carro, in caso di avvicinamento degli avversari si lasciano andare e incominciano azioni di disturbo sugli animali degli altri, che ci sono sempre state, ma che andrebbero evitate per un corretto svolgimento della corsa, che ricordiamoci non è ancora uno sport da milioni di euro. Vero è che le velocità di oggi sono impressionanti rispetto al passato, nulla di paragonabile a 10, 15 anni fa, ma tutta questa fretta spesso va a discapito dello spettacolo, come ad esempio accade in formula uno, e così nove volte du dieci l'ordine di arrivo coincide con l'ordine di partenza. Per modificare gli attuali statuti delle carresi dei singoli paesi che prevedono un così massiccio uso di cavalli ci vorrebbe un miracolo, e non penso che il mio pensiero troverà molti estimatori tra gli addetti ai lavori...me ne farò una ragione anche se so che molti anziani la pensano come me...

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